Ciao a tutti,

Trieste e la sua Bavisela! Partecipare a questa mezza maratona è stato entusiasmante e con stupore mi sono ritrovato alla partenza con altri due podisti AVIS Pavia: Bruna Anna Alidosi, che non conoscevo, e Giampaolo Re, conosciuto di fama e di vista.

Il cielo è nuvoloso, a momenti con leggera pioggia. Non fa caldo e non avremo vento contro e questo è il clima ideale. Sentendo i commenti di alcuni partecipanti la scorsa edizione è stata invece durissima per il gran caldo.

La partenza da Duino è in salita discontinua per i primi 4-5 km, poi si scende fino a Trieste sulla costiera, per una volta ad uso esclusivo dei partecipanti. Da più persone giunge l’invito a non strafare inizialmente per non pagare scotto a fine gara. La salita iniziale, per quanto non particolarmente ripida, può comunque tagliare le gambe. L’esperienza è molto importante ed io, alla mia prima 21 km, sono nervoso. Così, una volta partiti, decido di prendere a rifermento una podista che mi sembra avere più o meno il mio passo e la seguo.

In verità va un pò troppo forte ma so che il mio desiderio maggiore è di finire in 1:45, così ci provo: o in paradiso o all’inferno. Corro per 16 km sotto i 5 min/km e mi sembra il paradiso ma poi, in un attimo, arriva l’inferno, mi accorgo che le gambe sono morte e non vogliono proprio più correre, forse neanche camminare. Gli ultimi 6 km sono veramente duri, ma non posso fermarmi, ci sono migliaia di persone sarebbe una figura di m… enorme. Così piano piano arrivo alla fine e chiudo la corsa in 1:47,05.

E’ stata per me comunque una grande soddisfazione, sia perchè ho terminato la corsa, sia perchè vuol dire che la prima parte sono andato molto bene, sia perchè è il miglior tempo fatto fino ad oggi. E’ vero, 960° potrebbe suonare male, ma per me sapere che ne ho tenuti dietro altri 1400 (2360 alla partenza) è stata una grande soddisfazione. E poi 1:45,00 è lì, non molto lontano. Ora so che prima io poi me lo prendo.

Alla prossima!

Guido

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