Con un saggio semi-serio, ricco di curiosità e di momenti gustosi, il nostro amico-podista-maratoneta Roberto Torti analizza questo fenomeno che ha forse le sue radici negli ormai mitici nani da giardino che per anni sono stati il tormentone dei fustigatori del cattivo gusto. Un’evoluzione del Natale? Un tentativo di umanizzare una festa? Un gioco per adulti che non hanno smesso di essere bambini? O semplicemente una caduta nel kitsch e il segno del “brutto” che avanza?