Mezza Maratona Bettmeralp
Si parte sabato mattina, un giorno prima, così il fisico si adatta all’alta quota, si va a correre a 2000 metri….
Ci mettiamo in viaggio dopo una ricca colazione, in direzione Svizzera. Affrontiamo il passo del Sempione dove siamo circondati da splendide montagne. Un breve pranzo al sacco a via, giù dal passo! Dopo circa mezz’ora arriviamo a Morel dove prendiamo la cabinovia. Arrivati in vetta ci accolgono due persone speciali: Andrea e Stefano, i nostri due stupendi nipoti!
Con loro e mamma e papà (Mariuccia e Rinaldo) passiamo un bel pomeriggio percorrendo alcuni dei sentieri su cui avremmo corso il giorno dopo. La sera a letto presto per essere in forma il giorno dopo. Sveglia alle 7,30 e dopo una sana colazione prendiamo il bus elettrico (a Riederalp non ci sono macchine!!! ci si muove a piedi) che ci porta alla partenza di Bettmeralp. Il bus è affollato e molti parlano il tedesco, che strana sensazione… Arrivati alla partenza scendiamo dal bus e dopo i soliti rituali prima della partenza e un fragoroso “cinque” si parte a blocchi scaglionati a seconda del tempo dichiarato. Non avendo mai corso in montagna ho dichiarato 3 ore, anche se mi sono accorto da subito di essere finito in un blocco lento….
Pronti partenza e via, alle 10,05 parte il mio blocco!!! La mezza inizia in salita, sarà una costante per tutta la gara. Dopo un tratto sull’asfalto nel paese di Bettmeralp si entra nel bosco. Da subito la pendenza aumenta e inizia la selezione. Alla fine di una rampa assisto ad una scena comica, almeno per me. La persona che mi precede, probabilmente per la stanchezza, su una curva brusca, invece di seguire il sentiero, prosegue dritto e cade rotolando tra i rovi. Mi volto e vedo che non si è fatto male, allora procedo.
Usciti dal bosco il sentiero è sempre più stretto e non si riesce a superare, solo quando corriamo lungo le sponde di un incantevole lago di montagna ci sono dei tratti dove riesco a superare. Dopo un po’ di sali e scendi inizia una bella salita dove non riesco a correre, cammino e arrivo all’albergo, uno splendido esempio di architettura montana. Adesso il percorso è sempre lungo un sentiero stretto ma misto, giriamo attorno alla montagna. Finito il giro si sale e come per magia cosa compare? Il ghiacciaio più grande d’Europa!!! Che spettacolo, le energie sono a mille, sembra di correre sul tetto del mondo! Bisogna rimanere concentrati, il sentiero è pieno di rocce che affiorano e prendere una storta è molto facile… affrontiamo una bella salita dove cammino e ad un certo punto sento delle urla, chi è che mi chiama? Scopro che sono i miei nipoti e mia moglie Claudia che stanno arrivando con la cabinovia. Sono arrivati fino a qui per fare il tifo, che bello!!! Il tempo di fare una fotografia veloce e via si riparte. Dopo un breve sali e scendi arriviamo all’ultima salita che è un muro di pietra. Cammino appoggiando le mani sulle ginocchia, in alcuni punti ci sono dei veri e propri gradini, è dura ma non mollo. Delle lingue di neve costeggiano il percorso. La gente ci incita e ci incoraggia. Siamo un lungo cordone di persone che puntano alla vetta. Alla fine arrivo a 2700 metri in 2 ore e 23 minuti. Che esperienza unica, la consiglio a tutti!!!