Supereroi

Non é facile correre, lo sappiamo tutti.  Insieme, nei nostri allenamenti quotidiani fatichiamo, giorno dopo giorno, sfidando il tempo, le condizioni atmosferiche , la stanchezza del lavoro, il tempo non dedicato alla famiglia. I piu’ “sfortunati”, che non hanno intrapreso questa attività da piccoli, magari sulle piste delle scuole, forse hanno faticato ancora di più, maturando l’idea della corsa solo dopo aver osservato il loro corpo lievitare proprio sul girovita, o forse, solo per caso, sollecitati da amici per fare quattro passi dopo il lavoro.

Chi ha resistito alla madornale fatica iniziale ora é quì, a correre sulle strade, perché la passione quando arriva arriva, facendo divenire la corsa come una necessità quotidiana, alla pari di nutrirsi e dormire. Chi ha resistito si trova degli spazi, in un modo o nell’altro, la mattina all’alba, la sera dopo il lavoro, a mezzogiorno in pausa pranzo.

Chi ha resistito conosce i propri limiti, ma li sfida. Tutti ci siamo avvicinati alla corsa per gradi, ognuno di noi ha saputo fissare il limite, l’asticella oltre la quale l’ostacolo non andava superato. Chi fa solo la “sgambettata” quotidiana, chi si cimenta nei 7 km, chi nei 10 e così via.

Poi qualcuno di noi ha voluto alzare quell’asticella, sfidando se stesso, avvicinandosi alla mezza maratona ma già pregustando il sogno della gara podistica per antonomasia: la maratona. Intanto il tempo passa, la tecnica avanza e i limiti cambiano. Forse per sfida con se stessi, o con il mondo, aggiungo io, siamo arrivati all’ultramaratona, gara podistica di 100 km.

Potevamo fermarci qui?  Potevamo arrenderci di fronte ad altre sifide? Non bastavano queste gare a calmare la nostra passione?

Evidentemente no. Se la natura umana fosse stata così avremmo perso tante battaglie, avremmo avuto solo sconfitte. Se gli esperti della N.A.S.A avessero gettato la spugna dichiarando che la luna era troppo lontana il nome di Neil Armstrong oggi non ci direbbe nulla. Fortunatamente l’animo umano é pieno di risorse, esistono persone capaci di grandi imprese, persone come noi,  capaci di realizzare sogni a volte impossibili. Grazie alla loro tenacia, al loro spirito spingono tutti noi a ricercare il nostro limite quotidiano, magari inconsciamente, magari in una breve gara domenicale.

Sapevo delle gare di ultramaratona, così, lontanamente, avendolo  letto da qualche parte o sentendolo  dire da qualche collega podista. Non conoscevo Golser Benefizultralauf. Né tantomeno la 48 ore che si svolge in questo piccolo paesino austriaco in Stiria, almeno fino ad oggi, quando su una  rivista  ho letto un articolo che racconta le gesta di Tiziano Marchesi, podista lodigiano iscritto alla  medesima. Gara di 48 ore consecutive, dove gli atleti si sfidano sulla distanza combattendo contro la fatica mentale e fisica, dove Tiziano totalizzando al suo esordio la bellezza di 404,055 km  (roba da far impallidire la mia tessera chilometrica!) segna questa distanza come la migliore prestazione italiana.

Tiziano grazie a quella gara ci ha insegnato ad alzare quell’asticella che magari da tempo era ferma allo stesso punto, ci ha fatto capire che nulla é irraggiungibile, ma che il mezzo per ogni traguardo passa per la forza di volontà che ognuno di noi ci mette quando corre, per la tenacia, per il non arrendersi mai, applicando tutto questo ben oltre la corsa ma alla gara più importante: la vita. Noi come lui lavoriamo, abbiamo una famiglia, un lavoro, tanti impegni, non siamo professionisti ma grandi appassionati, come lui dobbiamo cercare di non mollare mai, di continuare imperterriti per la nostra strada qualunque essa sia nella corsa come nella vita di tutti i giorni, sapendo che anche noi nel nostro piccolo siamo supereroi; che se vogliamo possiamo, se ci alleniamo otteniamo, ancora di più se, oltre a noi stessi, ci preoccupiamo anche di chi ci sta attorno sostenendoci, alle persone che con noi condividono fatiche gioie ed emozioni dentro e fuori gara, a tutti gli amici del gruppo che condividono le nostre idee e concretizzano le nostre passioni, a coloro che per una volta dentro si sono sentiti oltre che atleti anche supereroi !

 

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SUPEREROI

Ne abbiamo la conferma, i supereroi non esistono solo nella mente dei fumettisti o dei disegnatori di cartoni animati, ma sono tra noi!

Sappiamo tutti quanto faticoso sia allenarsi correndo, dico in generale, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati qualunque esso sia. Abbiamo cominciato tutti sotto casa facendo qualche giro per tenerci in forma, aumentando gradualmente, seduta dopo seduta, per “far fiato”, cominciando ad ottenere risultati di cui ci  accontentavamo. I più fortunati hanno cominciato a scuola, magari aiutati e spinti da quei professori che amavano questo sport, scontrandosi con i diktat imposti dal Re calcio, appassionandosi sempre più a questa disciplina.

Chi ha portato avanti la passione con tenacia si e’ iscritto ad un gruppo sportivo, come il nostro, per condividere la passione entrando in questo mondo e partecipando a tutti quegli eventi e gare che il calendario proponeva.

Naturalmente passione e km sono direttamente proporzionali, quindi, questi ultimi sono cresciuti con noi, dai canonici sette km, che, alle prime uscite sembravano interminabili, siamo giunti ai dieci, dodici quindici, diciotto affrontati con un adeguato allenamento.

Ma non ci siamo fermati. La passione ormai fa parte di noi, il gruppo ci sostiene, gli amici ci sono e sudano con te, faticando ad ogni gara. Allora perché non provare quella mezza maratona, magari organizzata nella tua città di cui tutti parlano? E via allenamenti, tabelle, diete e tutto ciò che ci può rendere performanti per affrontare questo tipo di competizione, magari cercando di concludere la gara in un tempo che riteniamo accettabile.

Durante la gara pero’ scambiando due parole, veniamo sfiorati dall’idea della maratona, traguardo d’obbligo , punto d’arrivo nell’ideale di tutti i podisti

 

 

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